Ricomincia la scuola, una novità per molti bambini e una ripresa per altri.

Il luogo, la scuola, dove tutti i bambini possono avere l’opportunità di maturare le proprie capacità di autonomia, di azione diretta, di riflessione e studio all’insegna della collaborazione, dell’inclusione, della comprensione reciproca e della creatività.

Il coloratissimo manifesto realizzato quest’anno da tutti gli alunni, esprime pienamente questo patrimonio culturale, gnoseologico, sociale ed etico di cui appunto la scuola dispone. Tanti cuori e tante mani per rappresentare chi noi siamo: sentimento e azione.

Le mani sono simbolo dell’azione e della nostra abilità. Ma rappresentano anche la capacità di donare e di ricevere, di muoversi verso il mondo in direzione dell’Altro che è fuori di noi. Fin dai tempi più antichi, l’uomo ha rappresentato sè stesso attraverso la raffigurazione delle proprie mani, come testimoniano molti siti preistorici. Basti pensare, ad esempio, alle numerose impronte ritrovate nella celebre Cueva de las Manos, in Patagonia, risalenti a 13.000 anni fa. Con le mani si possono eseguire lavori raffinati: cucire, dipingere, suonare, cucinare… con le mani salutiamo, tocchiamo, accarezziamo, esprimiamo i nostri sentimenti e le più piccole emozioni.

Il cuore è metaforicamente il centro universale dei sentimenti, dell’affettività, il luogo dove albergano la sincerità e la moralità connaturate all’essere umano, ma anche l’amore e l’unità. Presso gli antichi Egizi si riteneva che alla morte, il cuore venisse pesato dal dio Anubi per scoprire quale sorte meritasse l’anima del defunto.  E non a caso, spesso, si parla di “intelligenza del cuore” e cioè vale a dire la capacità di intuire e quindi di collegare mente e corpo.

Dunque, mani e cuore insieme. In ogni azione non può non esservi cuore. Allo stesso modo, il cuore non può prescindere dall’azione. Perciò praticare lo studio con Amore, operare insieme agli altri imparando ad aiutarsi con tolleranza e solidarietà, apre la strada ad una convivenza vera ed armoniosa. Vuol dire porre le basi per una nuova Umanità.